Oggi comincio a raccontarvi del nuovo logo e del lungo processo che mi ha portato a questo cambiamento.
Ancora più di un anno fa ho iniziato un percorso di rebranding insieme ad Ornella Mammamatta.
Un percorso lungo, a tratti doloroso con cui mi sono resa conto che Rosa e Turchese, ormai indicativo della mia identità, cominciava a starmi stretto.
Nato nel 2013 come blog/diario di una mamma creativa che faceva tanti “lavoretti” coi suoi bambini, Lei il Rosa e Lui il Turchese (il web è pieno di post in cui dipingevo coi miei figli) è diventato negli anni una identificazione della mia persona.
E’ stato una sorta di crafter lab, contenitore di lavori di cucito creativo fino al mio primo tentativo lanciare una linea di accessori realizzati con tessuti stampati dai miei quadri (Progetto a cui sono molto legata e per il quale so che, prima o poi, ci sarà un futuro). Intanto frequentavo una scuola d’arte e poi un’altra perché la pittura è sempre stata la mia più grande passione e dipingevo tanto anche a casa cercando un mio tratto distintivo.
Rosa e Turchese però, in tutto questo tempo, è cresciuto parecchio, ed io insieme a lui.
Ma mai e dico mai e poi mai immaginavo che sarebbe potuta diventare un lavoro vero.
Nel corso di questi ultimi due anni e mezzo la mia attività si è focalizzata esclusivamente sulla pittura sevendomi della presenza di Rosa e Turchese sui social. Ho cominciato a dipingere su commissione, il mio modo di esercitare empatia con le persone che si affidano a me trovando in questo il mio più grande punto di forza.
C’è stata una presa di coscienza e una consapevolezza nelle mie capacità, nel mio essere artista e per questo ringrazio tutte le persone che hanno creduto in me e che hanno voluto “un pezzettino di Rosa e Turchese con loro”. Scrivo spesso questa frase nelle mie cartoline di ringraziamento, da ora in poi dovrò rivedere un pò la “formula”.
Per questo motivo ho cominciato a lavorare con Mammamatta, per fare ordine con questo mio modo di fare arte, non proprio convenzionale, e per farlo conoscere.
Ornella mi ha aiutato a trattare la mia passione come un vero e proprio lavoro e a strutturarlo in modo chiaro ed efficiente, partendo dal naming e qui è entrata in gioco Marianna Ibaccelli, graphic designer.
Insieme ad entrambe abbiamo ragionato sul passaggio, non semplice e quasi doloroso, da Rosa e Turchese a Valeria Piludu.
Staccarmi da Rosa e Turchese non è stato per niente facile, parlo di dolore perché è stato quasi uno strappo.
Però Rosa e Turchese nel tempo è diventato più un mood, uno stile, un modo creativo di affrontare la quotidianità, le difficoltà di ogni giorno, infatti non sparirà, nel mio nuovo sito ci sarà una sezione a Lui dedicata.
Volevo un’immagine professionale ed identificativa di me come artista ma con il mio nome e cognome.
Marianna ha fatto numerose prove di font, disegni, palette colori ma alla fine ho scelto quella che mi ha colpito di più, che identifica meglio il mio sentire e come voglio presentarmi al mondo.
Dentro c’è tutto, il mio amore per la natura e per il mio lavoro.
Un flusso armonico leggero e in divenire, sempre in fermento creativo.
Si tratta di un’immagine fresca e delicata, come ritengo sia la mia arte. Qui ve lo racconto come ho fatto su Instagram, anche grazie al video realizzato da Ornella e Marianna:
Un nome, il mio.
I petali delicati di un fiore seguono un flusso armonico proprio come fa la natura.
Petali leggeri che formano un cuore.
Il mio cuore.
Ma anche il vostro.
Un cuore che vuole emozionarsi e far emozionare, che vuole donare bellezza e leggerezza. Un cuore che esprime amore e passione verso questo mio progetto artistico.
Il mio brand sono io, Valeria Piludu.