Pittrice di emozioni – la storia di Piera

Mai la definizione "pittrice di emozioni" fu più azzeccata

Siete pronti ad emozionarvi?

Se siete qui a leggermi penso proprio di sì infatti oggi vorrei raccontarvi una storia bellissima che mi da la conferma di quanto l’arte possa donarci emozioni e farci stare bene.

La mia partecipazione alla mostra “In natura” dello scorso settembre a Treviso (ve ne ho parlato qui nell’ultimo post) è stata importantissima dal punto di vista personale e professionale.

Durante i nove giorni di esposizione in galleria ho avuto modo di conoscere tanti tipi di persone, molti curiosi, altri artisti, signore che venivano a chiacchierare e a mangiare caramelle (…) ma tante e sono state davvero tante, le persone davvero interessate all’arte, sia alla mia che a quella della mia collega Elena Cappelletto.

Al di là delle vendite che ci sono state, il riscontro più importante l’ho avuto osservando e parlando con le persone  che si emozionavano davanti ai miei quadri.

Vorrei dedicare questo post a Piera, l’emozione fatta a persona!

Era sabato 20 settembre, il giorno prima della chiusura della mostra, stavamo facendo un brindisi con amici per festeggiare questa fantastica settimana, c’era tanta gente e mi trovavo all’esterno davanti alla vetrina della galleria quando vidi uscire una ragazza in lacrime.

Era un momento di pura allegria quindi restai davvero colpita da questa ragazza che mi si avvicinò e mi chiese, senza smettere di piangere, se fossi io l’autrice di questo quadro in particolare, “Pensieri fluo“.

Lacrime di gioia e di emozione

Non avrei mai potuto immaginare che una mia opera potesse provocare una tale reazione, men che meno in una persona che non conoscevo minimamente.

Piera mi ha dimostrato una sensibilità fuori dal comune infatti la notte stessa mi inviò una mail così profonda e toccante che fece commuovere anche me, la condivido qui con il suo permesso:

“Ciao Valeria. Sono quella del pianto. Che poi è continuato per strada. Che poi è tornato raccontandolo a mia sorella. Più tardi a mia mamma. 

Riduttivo portarti altri complimenti; trovo emozionanti diversi elementi nella tua pittura ma ciò che voglio esprimerti è la mia profonda gratitudine per il tuo omaggio alla bellezza. 

In questo mondo che troppo spesso mi disturba, frivolo, spaventoso e crudele, tu, sei capace di portare bellezza, pace, armonia, profondità. 

Le scelte cromatiche, gli accostamenti, il posizionamento grazie al quale prendono vita movimento e fluidità. Nei tuoi quadri non c’è la fine, c’è il movimento, c’è la vita.

Io sono nata in una città di mare dalla quale sono stata strappata troppo presto e ancora oggi a distanza di trentadue anni ci torno appena posso; si tratta di un richiamo atavico al mio mare e a quell’azzurro di quel cielo che, solo se vieni dal mare, ti accorgi che è il più azzurro di tutti i cieli.

Sempre da bambina mi piaceva immaginare che mia nonna, che viveva lontana da me, un giorno avrebbe potuto avere una mucca rosa per poter bere del latte rosa. Ancora oggi lei mi chiede se me ne ricordo e “sì nonna, certo me lo ricordo”. 

All’università poi sono stata attratta dal mondo dell’arte e catturata dal concetto di proporzione perfetta della sezione aurea. Lo trovavo sorprendente poiché applicabile in maniera trasversale al mondo dell’arte come a quello della matematica e nel tempo ho continuato a ricercarlo nelle cose di tutti i giorni, la ritrovo nella bellezza del viso mia sorella ma anche nell’armonia che i miei genitori mi hanno sempre comunicato, donandomi la certezza di un amore con delle radici tanto profonde da non potermi sentire persa mai. 

Ti racconto queste tre cose di me perché tra le tue opere, quella che ti ho indicato (la prima esposta a destra) mi ha presa dritta allo stomaco e mi ha tirata dentro. Ho pensato che lì dentro, tra i gesti delle tue pennellate ci fossi io, la mia vita. Ho sentito quel cielo e ricordato quel mare, ho ricordato l’innocenza di quel latte rosa, ho subito l’incanto di quel movimento morbido, accogliente e perfetto dei fiori: aureo.

Il tuo quadro è stato il mio viaggio. 

Io per questo ti ringrazio. 

Tu, squarci di bellezza. 

Piera”

Nessuno mai ha avuto per me parole così belle e preziose, ricche di stima e affetto, sono io che la ringrazio, con tutto il cuore.

"Pensieri fluo" è arrivato dritto al cuore

“Pensieri fluo” è arrivato dritto al cuore di Piera che lo ha voluto con sé e ora si trova appeso nella sua bellissima casa.

E io non posso che essere infinitamente grata nell’aver trovato un’anima a me così affine grazie al nostro amore per l’arte.

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