Acqua di San Giovanni, tradizione e preparazione

Che cos'è l'acqua di San Giovanni?

L’acqua di San Giovanni è un’acqua profumatissima a base di erbe e fiori che si prepara, come vuole la tradizione, in occasione della notte dedicata al Santo, tra il 23 e il 24 giugno. Nasce da un’usanza contadina legata al solstizio d’estate, momento in cui gli elementi della natura raggiungono il loro culmine energetico.

Da alcuni anni sono solita prepararla coinvolgendo figli, nipoti e amiche anche a distanza. Si raccolgono erbe aromatiche e fiori e si lasciano in immersione nell’acqua in un contenitore per tutta la notte all’aperto in modo che assorbano l’energia lunare e la rugiada del mattino. La mattina ci si lava con quest’acqua in cui è stata sprigionata tutta l’energia della natura in modo da attirare salute, amore e fortuna. Al di là delle leggende e tradizioni trovo che sia un bellissimo modo per entrare in connessione con noi stesse e con la natura, un modo per fermarsi, scegliere con cura erbe e fiori e aspettare che la magia si compia.

In realtà durante l’estate preparo quest’acqua meravigliosamente profumata ad ogni plenilunio, prendendomi una sorta di licenza dalla tradizione vera e propria sentendomi un po’ strega e un po’ fattucchiera, sia che mi trovi in Sardegna o in Veneto.
Lo faccio insieme a mia figlia e a mia nipote creando inoltre una catena di connessione e amicizia con tutte le persone che vogliono condividere la loro su instagram.

Tradizioni e leggende legate all'acqua di San Giovanni

L’origine dell’acqua di San Giovanni è antichissima, come scrive Wikipedia é una festa del Cattolicesimo ma esistono anche tanti miti e leggende pagani dedicati a questa notte misteriosa in cui si narra che il mondo degli spiriti e quello degli umani si incontrino. 
Si narra che la notte di San Giovanni, cioè il quella tra il 23 e il 24 giugno, al culmine del solstizio d’estate, sia una notte magica in cui il confine tra umano e soprannaturale si assottiglia e le forze della natura si uniscono conferendo a fiori e piante una sorta di magia.

Gli antichi celebravano Litha,  una festa pagana nata per entrare nella grazia delle divinità che rappresenta il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno in cui si onora la natura e la fertilità della terra, ancora oggi con falò e riti propiziatori. La magia di Litha è decantata inoltre in una famosissima opera letteraria: “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare in cui  si combinano fiaba, realtà e leggenda.

L’acqua di San Giovanni, secondo la cultura contadina, porterebbe fortuna e prosperità grazie all’energia dei fiori e della natura e sarebbe in grado di proteggere i raccolti allontanando la siccità. La preparazione di questa acqua magica rappresenta uno degli antichi riti propiziatori per scongiurare le avversità.

Tradizione vuole che, proprio durante questa notte in particolare, cada sull’acqua magica la potentissima rugiada degli Dei, capace di portare fortuna, amore e salute a chi la mattina la utilizzerà per lavarsi.

Se siete appassionati di riti e miti magici o esoterici vi segnalo questo bellissimo articolo de Il giardino dei libri magazine.

Allora, siete pronte a preparare l'acqua di San Giovanni?

La tradizione vuole che per preparare l’acqua di San Giovanni si debbano utilizzare erbe e fiori spontanei. La scelta varia a seconda della regione e quindi anche delle tradizioni, lasciamoci però ispirare dal nostro istinto scegliendo tra le specie che abbiamo a disposizione. 

Dal tramonto del 23 giugno, raccogliete diversi tipi di fiori, se possibile quelli suggeriti dalla tradizione come la lavanda, le rose, salvia, rosmarino, malva, menta, fiori di iperico, papaveri, ginestra, erba di San Giovanni, sambuco, finocchio selvatico, artemisia, camomilla e fiordalisi.

Si raccomanda il rispetto della natura durante la raccolta e di raccogliere quindi solo ciò che è necessario e di non estirpare le piante alla radice.

La preparazione deve avvenire in un momento ben preciso della giornata: al tramonto del 23 giugno, vigilia della notte di San Giovanni appunto, erbe e fiori devono essere messi in un recipiente in vetro o in rame pieno d’acqua che a sua volta dovrà essere posizionato su un balcone o su un tavolo all’aperto e lasciato tutta la notte ad assorbire la famosa rugiada degli Dei da cui acquisiranno proprietà magiche.
La mattina del 24 giugno dovrete lavare mani e viso con quest’acqua profumata ricca di proprietà benefiche.

Ovviamente se non riuscite a reperire tutti i fiori elencati oppure non tutti sono commestibili, evitate di lavarvi completamente viso e mani, basterà una spruzzatina.

Agli scettici come mio marito in genere bagno delicatamente il collo, basta a sprigionare la magia, non credete?

Acqua di San Giovanni 2021

Qui la prima acqua di San Giovanni preparata qualche giorno dopo essere entrati nella casa nuova.
I fiori e le erbe non erano proprio quelli più adatti, li avevo raccattati qua e là, avevamo appena fatto il trasloco e i lavori all’esterno della casa non erano ancora ultimati. 
Penso però che quel che conta sia il significato, il rito, la connessione intima con la natura che ho sempre cercato, nonostante il caos intorno.

Acqua di San Giovanni 2022

 

La prima acqua di San Giovanni realizzata con i fiori del mio giardino. Non sto qui a spiegare l’emozione, fino a quel momento non avevo mai avuto un giardino tutto mio da curare e coccolare.
Preparare l’acqua di San Giovanni ha assunto un significato ancora più importante, i miei fiori appena sbocciati e scelti con cura hanno portato tanta magia!

 

Seguo questo rituale ormai da alcuni anni, adattandolo al luogo in cui mi trovo e alle piante che sono capace di reperire.
In realtà mi piace l’idea di poter estendere o prolungare questa sorta di magia preparando l’acqua di San Giovanni ad ogni plenilunio e soprattutto amo la condivisione di bellezza, positività e perché no, anche di magia che si viene a creare.

Allora, vi ho convinto, la preparerete insieme a me?

 

 

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