Confessioni di una “quasi” Textile Designer

Certo che far partire una collezione a febbraio può sembrare folle e controcorrente ma solo ora mi sento pronta.

Molto emozionata ma pronta.

Ho lavorato tanto alle grafiche, è da mesi che dipingo e che cerco di trasmettere il mio amore per la natura e i fiori trasferendoli prima su tela e poi su tessuto.

Un amore che condiziona tutta la mia vita e il mio modo di affrontare le giornate con la famiglia.

E’ da tempo che vi mostro il mio lavoro a sprazzi, che vi racconto come alcune e di queste grafiche sono diventate pattern grazie a Giada Mielcafeco segnando una svolta nel mio modo di lavorare e infine tessuti stampati come sempre da Thecolorsoup.

Ho passato i mesi estivi, dove riesco a lavorare ben poco a struggermi perché non sapevo usare photoshop ma soprattutto perché non trovavo il tempo per imparare a farlo e ho scoperto una cosa che si chiama DELEGARE. Si, delegare a qualcuno, in questo caso più competente di me, a fare quella parte del lavoro dove io non posso arrivare. Ed è stata una rivelazione!

Intanto perché lavorare con Giada, così professionale e diretta mi ha fatto sentire più leggera (e della leggerezza vi parlerò ancora), mi sono davvero tolta un peso dal cuore riuscendo quasi a sentirmi una textile designer, cosa per cui mi rimetterò a studiare presto, ormai l’ho detto!

E poi perché finalmente i miei accessori hanno l’aspetto che desideravo, le applicazioni di un pattern sono tantissime, soprattutto se arricchito di dettagli scelti e ponderati con cura.

Da qui la ricerca, per le pochette grandi e le borse,  delle catene in ottone antico e delle tracolle, delle cerniere abbinate nel colore al tessuto di tappezzeria che viene messo sul retro. Ricerca e studio che mi hanno portato via tanto tempo, ho “saltato” completamente il Natale creandomi non poche ansie.

 

Ma ora sono qui e la nuova collezione sta per arrivare!!!

Buona giornata colorata!!!

Valeria

 

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