Visita alla Galleria Internazionale d’arte Moderna presso il museo Cà Pesaro, Venezia

Quanto è importante visitare una mostra d'arte?

Che tu sia un artista o semplicemente un appassionato d’arte visitare una mostra rappresenta un arricchimento immenso.
Mettersi al cospetto di opere importanti, inserirle nel loro contesto storico e osservarle con attenzione consiste in un bellissimo viaggio.
Un viaggio attraverso la storia dell’arte ma anche, e soprattutto, attraverso noi stessi. 

Inoltre, importanti studi scientifici dimostrano che fa anche bene alla salute, come cita un recente articolo di Artribune

Mi capita spesso di affermare che l’arte mi ha cambiato la vita, non solo perché ho scelto di occuparmene come lavoro ma perché mi fa stare bene.
Osservare l’arte, contemplare il bello, sviluppare un nostro senso estetico ci fa stare bene.

Ed è per questo motivo che ho deciso di raccontare qui i miei appuntamenti con l’arte, primo fra tutti la visita al museo Cà Pesaro a Venezia.

Cà Pesaro è un palazzo storico risalente alla metà del XVII secolo, affacciato sul Canal Grande e sede permanente della Galleria Internazionale d’Arte Moderna. Le collezioni permanenti sono in costante relazione con quelle temporanee e ospitano capolavori come “Il pensatore” di Rodin o la “Giuditta” di Klimt, anche se quest’ultima è temporaneamente in prestito al Mart di Rovereto, insieme ad alcune opere di Giorgio Morandi, Gino Rossi, Umberto Moggioli, Arturo Martini, Adolfo Wildt e tanti altri.

Vi rimando al sito ufficiale per le spiegazioni più tecniche, qui vi lascio solo delle brevi considerazioni su questa esperienza meravigliosa.

La mia esperienza presso Cà Pesaro

Già dall’ingresso nel palazzo si rimane estasiati di fronte alla sua grandiosità, in particolare dalla corte interna che incornicia il cielo blu e dalle enormi finestre da cui osservare il Canal Grande.

E poi le statue, i marmi, le scale, per non parlare dei decori a fresco e ad olio dei soffitti, il palazzo è già di per sé un’opera di architettura e arte straordinaria.

 

Al di là del gusto personale non si può non rimanere affascinati di fronte ai capolavori esposti, bisogna prendersi tutto il tempo necessario per osservare le opere presenti nella mostra, lasciarsi pervadere dalla meraviglia, lasciare che le emozioni fluiscano, anche quelle negative. È necessario fare il percorso con calma, farsi stupire dall’imponenza delle sculture illuminate in modo da poter scorgere ogni dettaglio e soffermarsi a catturare ogni pennellata e spatolata di tutti i dipinti.

Immergersi nell’atmosfera di ogni quadro ci trasporta nel mondo e nel contesto storico dell’artista che lo ha dipinto lasciando grande spazio all’immaginazione. Analizzando le opere più da vicino si può cercare di carpire le emozioni e le sensazioni che l’autore ha provato mentre le dipingeva e rielaborarle insieme alle nostre.

Ho amato tutto, i quadri, le sculture e le installazioni più moderne, qui vi cito alcuni tra gli artisti che più mi hanno colpito.

Sorolla, "Cucendo la vela"

Uno dei quadri che più mi ha emozionato è stato “Cucendo la vela” di Joaquin Sorolla Y Bastida, pittore spagnolo vissuto a cavallo del ‘900.
L’ho amato non solo per la sua imponenza, misura 2,22X3 m. ma soprattutto per la ricchezza di dettagli e l’impatto visivo.
L’uso della luce per il quale Sorolla divenne tanto famoso, è il fulcro di quest’opera, così intensa da sembrare davvero reale e viva.
Rappresenta una scena quotidiana in cui un gruppo di uomini e donne sono intenti a riparare una vela in un giorno di sole.  
L’uso dei colori, la luce e le ombre, l’operosità narrata in modo tanto sapiente mi ha letteralmente commosso.

Giorgio Morandi, Gino Rossi

Altre cosa non da poco è visitare la mostra insieme ad una persona che ami l’arte e la respiri come noi, che si lasci meravigliare e abbia la nostra stessa sensibilità e il nostro stesso sentire. Ho avuto una compagna di viaggio d’eccezione, la mia amica fotografa Daniela Katia Lefosse, veneziana d’adozione, con cui ho condiviso ogni singolo momento di questa esperienza bellissima.

Allora, vi ho convinto? 
Se state programmando una gita a Venezia, non potete assolutamente perdere questa mostra!

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