Come sopravvivere a settembre in modo creativo

Il mio mio personalissimo modo per conservare i benefici delle vacanze più a lungo possibile

Tutte sappiamo bene che settembre è un mese tosto, tostissimo!

Il rientro dalle vacanze, il ritorno al lavoro e alle incombenze quotidiane, l’inizio della scuola e tutto quel che comporta vengono spesso vissuti come un trauma.

Per quel che mi riguarda il rientro è stato particolarmente doloroso perché il legame con la Sardegna e la mia famiglia è più forte che mai.

Ho lasciato i miei genitori, mia sorella, i miei nipoti e le amiche del cuore con cui ho vissuto per più di un mese, con cui ho condiviso la mia quotidianità, pranzi e cene, momenti di attività fisica in mare la mattina presto, chiacchiere infinite, pranzi e cene…
Vivere e lavorare al mare sin da quando ero ragazzina ha significato grande arricchimento e possibilità di fare esperienze (ve ne parlo più nel dettaglio qui nell’ultimo post), tornare ogni anno insieme ai miei figli, vederli crescere liberi e sereni, consapevoli di quel legame fortissimo che li legherà alla Sardegna per sempre per me è importantissimo.

Vivere lontana il resto dell’anno fa nascere in me un sentimento pungente che non mi abbandona mai e che molti chiamano “mal di Sardegna”…

Non ho metodi infallibili per scacciare la tristezza ma c’è una cosa che devo fare ogni volta che lascio la mia terra: innanzitutto lascio che la prima giornata passi con tutto il dolore e le lacrime possibili. E poi, pian pianino, cerco di chiudere i bei momenti in un cassetto nel mio cuore e di non pensarci in continuazione. Questo mi salva soprattutto nel primo periodo. Ho bisogno di un  leggero distacco per superare quel momento di difficoltà.  Evito di guardare video e foto per alcuni giorni per poi riprenderli in mano assaporandoli e rivivendoli col sorriso in un secondo momento.

Non so se questa cosa possa valere per tutti ma vi assicuro, per me è stato negli anni il metodo giusto per non farmi sopraffare dalla malinconia.

Qui di seguito ve ne elenco degli altri ma aspetto di conoscere anche i vostri.

8 modi per sopravvivere al rientro

Qui vi elenco dei piccoli tips, qualche consiglio provato direttamente sulla mia pelle:

  • Fare una lista delle attività, lavorative e non. 
  • Programmare il nostro “momento felice” quotidiano o settimanale.
  • La creatività in questi momenti è un’ancora di salvezza: dedicatevi al vostro taccuino creativo nei momenti liberi (ve ne parlo qui e qui), e in generale coltivate le vostre passioni.
  • Stilate la lista dei 101 desideri come propone Igor Sibaldi.
  • Se avete fatto più attività all’aperto rispetto a quelle che fate solitamente, sembrerà banale ma cercate di mantenere questa abitudine fin quando il tempo lo consentirà. Non vi dico di iscrivervi subito in palestra ma ingegnatevi per provare quell’attività che vi incuriosisce da tanto, senza fretta, prendetevi del tempo.
  • Comprate un nuovo libro.  Se avete letto tanto durante l’estate non perdete questa bellissima abitudine.
  • Circondatevi di fiori e piante.
  • Quando sarete pronte, e solo allora, scorrete video e foto magari stampandone qualcuna. 
  • Ultimo consiglio non in elenco: acquistate qualcosa di bello per la vostra casa, che vi ispiri leggerezza e spensieratezza, come ad esempio un’opera della vostra pittrice preferita… scherzo ma fino ad un certo punto! Mai sottovalutare l’energia positiva che un dipinto o una stampa scelti col cuore possono donarvi. 

Analizzo i consigli più a fondo

Il primo consiglio può sembrare banale, chi ha un’attività in proprio già avviata ha sicuramente, ad oggi, fatto una programmazione almeno, dico almeno, sino a Natale.
Però, in linea di massima, stilare una lista di tutto ciò che devo fare a settembre mi aiuta a rimanere centrata su obblighi e impegni senza farsi sopraffare da essi.
Allo stesso tempo è importante elencare tutte le altre attività non inerenti al lavoro ma indispensabili nel nostro quotidiano (appuntamenti per visite mediche, acquisti per la scuola dei nostri figli, andare in cerca delle nuove tende per la cucina, sostituire il terriccio nelle piantine sofferenti o creare nuove talee e così via).
Gli impegni, visti insieme a tutto ciò che può rendere migliore la nostra quotidianità, sembrano meno pressanti in questo modo, non credete?

Il secondo punto mi è molto caro. E’ il motore di queste giornate.
Sapere che ogni giorno ci sarà una coccola, un momento per me o per la famiglia, mi aiuta a non farmi sopraffare dalla malinconia.
Per me ieri è stato andare a pranzo fuori insieme ai miei figli e fare la spesa insieme. Non lo facevamo da non so più quanto tempo. Nulla di speciale in realtà ma ha spezzato la monotonia della giornata lavorativa e mi ha fatto stare bene.

La creatività può essere di grande aiuto in questi momenti, dedicatevi ad esempio al vostro taccuino creativo nei momenti liberi e in genere coltivate le vostre passioni.
Io ad esempio mi iscriverò ad un corso di ceramica che vorrei frequentare da tempo, lavorare l’argilla come dipingere aiuta a liberare la mente da stress e ansie.

Se non conoscete Igor Sibaldi e la potenza del suo lavoro dovete assolutamente provvedere! 
Io non seguo tutto alla lettera ma la pratica dei 101 desideri (un pò a modo mio) scatena una forza incredibile fino a farne avverare più di qualcuno.
Nel taccuino del 2019 fa leggo ad esempio: “voglio una casa con gli infissi bianchi, un patio e un giardino…” Sarà un caso o forse è una magia ma la casa ora ce l’ho. Molti altri desideri non si sono avverati ovviamente e mi fa tanta tenerezza vedere che si ripropongono sempre tipo “voglio perdere 10 kg” e sarà praticamente impossibile che si avverino ma perché non sperarci? Perché non attirare a sé energia e positività con questa pratica?
Ovviamente le cose non cadono dal cielo, bisogna lavorare e impegnarsi per realizzare i nostri obiettivi e desideri ma scrivere e rileggere ciò che desideriamo, anche quelli più nascosti, ha una forza e una valenza diversa dal desiderarlo e basta, fidatevi!

Sull’attività all’aperto e all’attività sportiva in genere non mi dilungherei, tutte noi sappiamo quanto faccia stare bene ma dipende da quanto tempo si ha a disposizione, dal contesto in cui viviamo e soprattutto dalla nostra predisposizione.

Acquistate un nuovo libro, uno bellissimo che vi rapisca il cuore e che vi faccia sognare. Un libro che suggelli questo momento di transizione e che rappresenti il vostro appuntamento serale con voi stesse. In generale però vi consiglio di  leggere il più possibile e non perché ve lo sto dicendo io ma perché ci fa viaggiare quando non possiamo farlo fisicamente e soprattutto ci apre la mente, ci fa crescere e ci rende persone migliori.

Ah il Gardening! Non sto certo scoprendo l’acqua calda e non serve avere un giardino, basta una piantina sul balcone! piantina che ha sofferto il caldo quest’estate e ora ha bisogno di essere rinvasata e concimata.
Una delle prime cose che abbiamo fatto appena tornati dalla Sardegna è stata comprare nuove piantine per sostituire quelle andate e terriccio per tentare di salvare quelle in sofferenza. Che soddisfazione vederle ripulite e si spera sane e salve.
I fiori, beh, che ve lo dico a fare? Aspetterei ancora un pochino a causa del caldo ma sicuramente aiutano a ritrovare il buonumore.

L’ultimo consiglio riguarda le foto e i video dell’estate, di quei bei momenti spensierati ormai passati… Ci vuole un pò di distacco per guardarli con serenità ma a breve saranno dei ricordi preziosi tutti da vivere e rivivere col sorriso

Ricapitolando:

Se tornare a lavoro dolcemente non vi è possibile, impegni e scadenze sono pressanti, tenete sempre a mente i punti 2 e 3, vi aiuteranno mentalmente ad affrontarli.

Sapere che a metà o fine giornata c’è un qualcosa di bello che ci aspetta, anche una cosa piccolissima come una nuova serie tv da iniziare o un caffè con un’amica che non vedete da tanto può sicuramente aiutare ad affrontare le vostre giornate lavorative con serenità e magari strapparvi pure qualche sorriso.

Programmi e progetti Rosa e Turchese

Questa estate, ispirata dal mare e dalla natura di Costa Rei ho lavorato parecchio, in genere la mattina, dopo la mia solita passeggiata a a vedere l’alba o la ginnastica in acqua. Questo mi ha permesso di tornare energica e con le idee chiare sulla stagione a venire. Le liste troppo pressanti e fitte non fanno per me ma ho bisogno di avere alcuni punti fermi programmando il mio lavoro per almeno 4, 5 mesi. Definire le date delle uscite delle collezioni, programmare i dipinti su commissione, lavorare a nuovi e vecchi progetti e programmare gli eventi. In particolare:
  1.  Il 14 settembre uscirà la piccola collezione di opere su carta raffiguranti e dipinte al mare. 10 dipinti ispirati ai bellissimi momenti che ho vissuto e realizzati durante lo scorso mese in Sardegna.
  2. Parteciperò a mostre ed eventi dal vivo. Il primo sarà presso l’Atelier di Roberta PinaP a Treviso, il 22 e 23 settembre nel quale esporrò i miei lavori insieme ad altre artigiane e artiste. Il secondo sarà, udite udite, la partecipazione ad una mostra collettiva il 14 ottobre. Ce ne saranno sicuramente degli altri, anche fuori Treviso, ve ne parlerò a breve, amo profondamente stare insieme alle persone, condividere il mio lavoro con loro, parlarne e raccontarlo. Amo chiacchierare mentre dipingo, sono estremamente curiosa e adoro stare in mezzo alla gente, ve l’ho già detto?
  3. Aprirò il mio Atelier al pubblico. Potrete venire a trovarmi su appuntamento, potremo chiacchierare davanti a un tè o a un caffè, parlare d’arte o condividere lo spazio lavorativo quasi fosse un coworking, vi piace l’dea?
  4. Ovviamente continuerò a lavorare al mio grande progetto di organizzare dei corsi d’arte insieme alla mia amica pittrice Elena Cappelletto. Ne ho parlato solo nei social in realtà ma siccome è un qualcosa che si sta concretizzando e io e lei ci stiamo preparando da anni, il lavoro si fa sempre più intenso e affascinante.
  5. Ho in programma di cominciare a breve un percorso, all’inizio su taccuino, di collage e mixed media che condividerò su instagram con video e foto. È giunto il momento di ritornare al mio grande amore, l’astratto, che sperimenterò con varie tecniche.
  6. Accetterò 3 richieste al massimo di dipinti su commissione ogni mese. Questo mi permetterà di concentrarmi su ogni opera, e su ogni persona in modo esclusivo e persona.

Se avete altri metodi a prova di rientro da suggerirmi sarò felice di condividerli con tutte voi!

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